L’arrivo a Peniche è stato provvidenziale dopo una notte lunga e tempestosa….ci eravamo messi all’ancora avanti l’entrata al porto di Figueira da Foz, arrivati verso le 23,00 dopo tutto un giorno di navigazione. Abbiamo gettato l’ancora dove, secondo Navily, era possibile ancorarsi. Facciamo in tempo a prepararci una cena ed a mangiare che ci raggiunge una vedetta della guardia costiera dicendo che dobbiamo andare alla marina oppure dobbiamo ripartire. Li non possiamo restare…. C’è un bel venticello ed un pochino di mare ma naturalmente, nonostante fossimo stanchi morti, riprendiamo il cammino verso sud….il primo turno di guardia è mio ….comincio a studiare un po’ la carta ed a guardare su internet notizie della zona e mi imbatto in articoli su Nazarè e le onde più grandi del pianeta….Terrore!!! comincio a studiare quali situazioni determinino queste onde, vengo a sapere che c’è un profondissimo canyon che sbuca proprio a pochi metri dalla costa davanti a Nazarè ed è questo che, con un determinato vento ed un determinato movimento marino provoca queste onde giganti. So anche che (per fortuna!!!) queste condizioni avvengono principalmente in autunno ed inverno ma naturalmente io mi agito comunque tantissimo, visto che di vento c’è n’è e c’è anche un po’ di mare….quindi appena finisce il mio turno di guardia, a circa 4 miglia dal luogo incriminato mi precipito a passare la palla al Capitan Pompon che studia la situazione e mi rassicura…passiamo quindi Nazarè facendo insieme un’oretta di navigazione poi io vado a dormire. Al mio risveglio siamo in avvicinamento a Peniche, dove ci ormeggiamo al porto aiutati da Benjamin, un francese che abita da anni sulla sua barca e si trova a
Peniche da lungo tempo. Molto simpatico ed alla mano, fa lavoretti e manutenzione delle barche alla marina di Peniche.