Partenza!!!

Finalmente il 22 aprile verso mezzogiorno siamo pronti per partire! Alla partenza il motore segna 642 h/motore, il serbatoio è pieno ed abbiamo una tanica di 25 lt di riserva. Alle 13 mettiamo la randa, direzione ovest 273°, vento da sud sudovest. Decidiamo di seguire come rotta la costa ovest di Zante dove, la precedente stagione, avevamo visto una bellissima costa selvaggia; mettiamo da subito una mano di terzaroli ed il solent: il vento è forte, sw, ed il mare presto si ingrossa. Costeggiando Zante decidiamo che non ci sono baie sufficientemente protette in caso di vento da w-sw e mare grosso e quindi decidiamo di proseguire direttamente fino a Itaca. Verso le 23,00 il vento cala e ci costringe ad accendere il motore ma lasciamo la randa issata. Ci riposiamo a turno per & oretta ciascuno e alle 3:30 del mattino arriviamo nel porto della capitale, dopo 15 ore e mezza di navigazione.

Un bel sonno ristoratore fino a mezzogiorno abbondante e al nostro risveglio scopriamo Vathy con una luce completamente irreale, giallognola….e studiando bene il cielo ci rendiamo conto che non si tratta di vere nuvole ma di nuvole di sabbia, portata dal forte vento che ha soffiato da sud sudovest per tutta la giornata di ieri. Nel pomeriggio un giretto per Vathy e la giornata è bella e che finita. La mattina dopo facciamo la doccia al « nostro » airs&b (air shower and bath!! costa 3€ a persona) poi un bel giro per Vathy, andiamo a piedi con la tanica a fare rifornimento di gasolio. Purtroppo la stazione di servizio nel porto di Vathy, raggiungibile da mare, non è operativa. probabilmente lo sarà in alta stagione o nei prossimi anni. Pranziamo poi in una buona trattoria tipica, ed infine un po’ di relax a bordo di Pompon.

Interessante sapere che a Vathy, oltre al nostro airs&b, che si trova sul lato destro del porto, a pochissima distanza hanno aperto anche un punto di lava-asciuga self-service (lavatrici €5,00, detersivo €1,00 ed asciugatrici €1,00 ogni 10 min) e dove è anche possibile farsi una bella doccia per €2,00 ogni 3 minuti. Il posto è nuovissimo e molto pulito.

il nostro pranzetto alla trattoria tipica a Vathy

La mattina dopo, 25 Aprile partiamo per la nostra traversata verso l’Italia.

Partiamo a motore da Vathy, Itaca, alle 9:45 ; verso le 10:40 all’uscita dalla Baia issiamo la randa e puntiamo verso nord-nord-ovest col vento in poppa. Navighiamo tutta la giornata con un leggero vento in poppa con un’andatura sui 4 nodi circa; alle 16,00 il vento rinforza e ci regala un divertente pomeriggio velico mentre poi, verso le 23 siamo costretti ad accendere il motore e proseguire con vela e motore. Il primo turno lo fa Jean Marie e decidiamo di fare 3 ore per uno. La notte passa tranquilla. Il giorno successivo quasi tutto a motore per mancanza di vento. Tutto il giorno insetti e moschini noiosi ed invadenti. Nel tardo pomeriggio, avvicinandoci alle acque italiane vediamo prima una o due navi militari poi un elicottero che fa un grande cerchio sopra noi e poi torna a farne un altro ed un altro ancora finché ci rendiamo conto che la bandiera francese è tutta rotta e poco riconoscibile. Ne issiamo quindi una nuova e questa volta l’elicottero se ne va. Verso la fine del pomeriggio arrivano i nostri primi ospiti a bordo, tre clandestini: tre rondini che poi passeranno tutta la notte su Pompon. La notte c’è foschia sul mare anche se in cielo ci sono tantissime stelle! il mio turno dalle 4:30 è stato bellissimo col risveglio delle rondini che dopo qualche giro di prova ripartono per la loro strada e poco dopo decine di delfini che ci nuotano felici intorno e rimangono un paio d’ore intorno a Pompon.

I primi DELFINI!!!

Verso le 11:30 del 27 aprile arriviamo a Roccella Ionica, buttiamo l’ancora per fermarci a mangiare e decidere come proseguire; il fondale è di sabbia, acqua poco profonda, mare turchese fantastico. decidiamo di proseguire nella navigazione e avvicinarci allo stretto di Messina quindi verso le 13 ripartiamo Ma veniamo sorpresi subito da un fortissimo vento con raffiche oltre i 35-40 nodi; prima una mano di terzaroli poi due mani, il solent molto ridotto ed alla fine togliamo anche la randa… e continuiamo col solo solent da 15 mq circa. Ci fermiamo a Bovalino in zona più riparata ma pur sempre ventosa abbastanza provati da questo pomeriggio imprevisto; un buon fondale sabbioso ci permette di passare la notte in tranquillità. Il giorno dopo partiamo verso le 8 pensando di poter attaccare lo stretto ma nel primo pomeriggio ma ricomincia il vento insidioso del giorno precedente e quindi decidiamo di fermarci a passare la notte vicino alle Saline joniche e rimandare al giorno successivo la risalita dello Stretto di Messina.

Arrivati in Calabria
Calabria….dopo la sventata….
Calabria
Costa Calabra
Etna al tramonto