Lunedì 3 giugno
Subito dopo colazione e dopo aver caricato le grib per la rotta partiamo alle 9,20, h/motore 809, per affrontare il mitico stretto di Gibilterra ed entrare dunque nelle acque oceaniche….la cosa mi affascina ma allo stesso tempo mi preoccupa un po’….comunque prima di tutto una breve sosta al porto di Duquesa per fare il pieno di gasolio a €1,344/lt (ad Estepona non c’è possibilità di fare rifornimento)
….ed ora siamo pronti a partire!
La navigazione procede tranquilla vela e motore fino a passare lo stretto di Gibilterra,
un po’ di corrente a favore, poco vento e niente mare….dunque nessuno « shock oceanico »!
Alle 15,20 con un bel venticello in poppa spegniamo il motore e continuiamo col genoa a farfalla, velocità di circa 5kn. Nello stretto passata Gibilterra il vento rinforza parecchio, sempre di poppa, ed aumenta anche la corrente….cauchemar, come direbbe Anatol! In più ci sono vari kitesurfer che ci ronzano intorno velocissimi.
Dopo poco togliamo il genoa perché il vento rinforza ulteriormente. Ci avviciniamo parecchio alla costa per avere meno vento e meno corrente, tanto che all’altezza di Atlanterra fino a Zahara de los Atunes siamo costretti a riprendere il largo perchè c’è una zona dove non si può passare, con tipo allevamenti di cozze o frutti di mare.
All’inizio della sera il vento cala parecchio tanto che decidiamo di riaccendere il motore. Passiamo la notte con poco vento e purtroppo non proprio a nostro favore…. la nostra direzione va da 306° con andatura di bolina fino ad arrivare ai 322° e pochissimo vento…quindi chiediamo un aiutino anche al motore.
La mattina del 4 giugno il vento comincia a soffiare più deciso fino a diventare un bel vento forte ma purtroppo contrario alla nostra direzione e nel pomeriggio ingrossa anche il mare. Costretti a fare parecchi bordi per risalire il vento ci fermiamo la sera che è già quasi buio in rada, poco dopo Huelva, molto vicini al confine tra Spagna e Portogallo.
Il 5 giugno ripartiamo la mattina verso le 9,30 con un buon venticello fin da subito. Abbiamo dovuto mettere via la catena dell’ancora per il problema al verricello avuto ieri.
Costeggiamo di bolina con buona velocità e niente mare la costa sud-est del Portogallo fino a 10 miglia da Faro poi siamo costretti ad allontanarci dalla costa per via di farms marine molto estese lungo tutta la costa. Riaccendiamo quindi il motore verso le 15,30 per aggirarle in quanto a vela dovremmo tirare un sacco di bordi, il vento è forte ed assolutamente contrario ed il mare si ingrossa. Ci accorgiamo che il verricello dell’ancora si muove con tutte le onde che prende quindi JM va a fissarlo al meglio con una cima. La nostra meta di oggi è Albufeira, che dista circa 20 miglia controvento da Faro. All’altezza di Faro, anzi del suo aeroporto, c’è molto poco fondo, parecchia corrente e vento contrario, e pure il mare grossetto tanto che ci mettiamo le cerate; e procediamo con tutto ciò che abbiamo….vele e motore….ma quelle 20 miglia non finiscono mai… per cena stufato di agnello dell’altro giorno ma ci finisce la bombola mentre lo stiamo scaldando….alla fine arriviamo ad Albufeira all’1,00 di notte (in Portogallo abbiamo 1 ora in meno rispetto alla Spagna, dove sarebbero già le 2,00. Ci ormeggiamo al molo di waiting per la notte, mangiamo lo stufato di agnello che finalmente abbiamo potuto scaldare e che ci scalda e poi nanna, stanchi ma felici.
Faro – aeroporto costa tra Faro ed Albufeira
La mattina dopo facciamo check-in alla Marina, sono circa €14,00 al giorno + IVA (bassa stagione fino al 15 giugno) acqua, luce e docce tutto compreso.
JM smonta il verricello dell’ancora, che per fortuna ieri non abbiamo perso in navigazione nonostante il mare grosso, e si rende conto che è molto corroso e che per ripararlo bisogna riflettere i fori delle viti e possibilmente mettere una placca là dove si è consumato/corroso il pezzo.
Dopo varie ricerche contattiamo un meccanico per fare il lavoro e JM si imbatte in Jorge che inizialmente JM scambia per un belga mentre in realtà è un portoghese che parla benissimo il francese e che vive qui ad Albufeira sulla sua barca ed ha altre 5 barche a vela e fa dei charter. Jorge contatta quindi un altro meccanico che si trova all’interno, circa 7km da Albufeira e che si dichiara disponibile a lavorare il verricello di Pompon per rimetterlo in funzione. Il nostro nuovo amico Jorge ci accompagna quindi con la sua macchina da questo suo conoscente che ci dice che per fine settimana il pezzo dovrebbe essere pronto.
Durante questa sosta forzata ad Albufeira facciamo giretti sia in paese sia nei dintorni del porto, e qui alcune foto:
….e durante la giornata e a volte anche all’ora del tramonto di sentivano voci provenire dal simil-bungee jumpy situato in fondo al porto, che dicevano tutto ok, tutto pronto ….tre…..due….uno….viaaaaa!!!!!! e facevano cadere nel vuoto da un’altezza di 20mt circa un malcapitato (che aveva ben pagato )…. qua un video:
Dopo qualche giorno di passeggiate, riposo ecc….attendendo la riparazione del verricello, decidiamo di dare un’occhiata all’interno dell’Algarve….
cliccando qua avete il link all’articolo: vacanzina nell’Algarve
Il 15 giugno (auguri Agneeeee!!!!!) pranziamo con Jorge per ringraziarlo dell’aiuto avuto. Andiamo a pranzare in un posto dove lui va quotidianamente, io e JM prendiamo la Cataplana, piatto tipico e molto buono, prima delle vongole ed 1 bottiglia di bianco. Jorge prende invece carne e patatine, e visto che viene tutti i giorni a mangiare li ha il pranzo a prezzo fisso, €7,50 (!) mentre noi 2 spendiamo tantissimo, €83 in 2. Dolce e caffè per tutti e tre.