Il 4 giugno lasciamo Koufonissia le le Piccole Cicladi con vento sui 25 nodi circa per spingerci verso est e raggiungere qualche isola del Dodecaneso. Arriviamo con parecchio vento, che ha soffiato per tutta la giornata, a Leros e ci fermiamo a riposare per la notte nella baia di Lakki. Il 5 giugno, dopo un bel bagno e un po’ di relax partiamo nel primo pomeriggio per il nord dell’isola e ci ancoriamo tra Nisi Archangelos e la costa nord di Leros. Paesaggio bellissimo ma acqua non perfetta per via dei numerosi allevamenti marini.
Il 6 giugno lasciamo Nisi Archangelos con un buon vento, diretti verso Agathonisi, a circa 20 miglia nord-est; bellissima navigazione con vento di bolina non troppo stretta, ci ancoriamo con ancora molto vento in una baietta stretta ma molto molto bella. E’ previsto vento forte stasera e domani, così decidiamo di restare fermi il giorno successivo. Così il 7 giugno preparo il pane, facciamo il punto meteo per le prossime tappe ed un po’ di lavoro d’ufficio.
La nostra breve navigazione nel Dodecaneso è quasi terminata ed il programma prevede il ritorno verso lo Ionio riattraversando rapidamente le Cicladi ed il sud del Peloponneso. Quindi la mattina dell’8 giugno avevamo previsto una partenza molto presto, verso le 6 del mattino per raggiungere Paros in giornata (60 miglia circa), ma alla sveglia il vento è ancora molto forte, per niente quelle previsto dal meteo, e fa freddo!!! ce la prendiamo un po’ comoda, facciamo colazione, (tra l’altro finisce la bombola del gas, quindi la cambiamo) e verso le 8,40 partiamo, col vento calato a 25 nodi circa….onde non grosse, ma comunque più di un metro in rapida successione. Bolina larga, e con questo mare l’oblò sopra al nostro letto, che non si riesce a chiudere bene se non ci si sale sopra dall’esterno, ha fatto entrare una gran quantità d’acqua…letto completamente zuppo di acqua di mare…
Verso l’ora di pranzo il vento cala un pochino ed anche il mare, quindi proseguiamo il viaggio più tranquillamente fino ad arrivare a Donoussa all’imbrunire, e ci ancoriamo nella baia di Kalotaritissa, sulla costa Nord Ovest dell’isola. Sulla spiaggia un piccolo approdo per i tender ci invita a scendere a terra e a mangiare alla taverna Mitsos un buon capretto al forno con limone e capretto in umido per JM. Patate fritte per me come contorno e spaghetti per JM. Acqua, pane e 75cl di vino bianco per un tot di 25€ (e il mio foulard di seta che mi accorgo solo nei giorni successivi d’aver scordato li….)
Il 9 giugno lasciamo la bella Donoussa con poco vento e 30 miglia da affrontare con velocità ridotta per raggiungere Naoussa….ci mettiamo tutta la giornata con l’aiuto del motore, solo verso fine giornata si alza un po’ di vento ….
La sera gironzoliamo per le stradine di Naoussa e la mattina successiva, il 10, andiamo a piedi a far rifornimento con la tanica di gasolio vuota….il prezzo è alle stelle, €2,230/lt.
Partenza verso le 11 con un buon vento, andatura al lasco, direzione Kithnos, Ovest Nord-Ovest, velocità 7 nodi…nel corso della giornata il vento aumenta ed il mare ingrossa, le onde ormai sono di circa 3 metri, non tutte ma molte e molto ravvicinate….alla fine della giornata particolarmente impegnativa arriviamo a Kithnos, a Sud sulla costa Ovest dell’isola, Ormos Dimitrios, molto riparata sia dal vento sia dal mare, che qui è completamente piatto. Per cena approfittiamo della taverna deliziosa della baia, notte tranquilla ed il giorno successivo riposo e passeggiatina salutare.
Partenza da Kithnos il 12 giugno alla mattina di buon’ora perché abbiamo parecchie miglia da affrontare, avendo come meta Hydra, ma dopo qualche ora di navigazione decidiamo di dirigerci direttamente più verso sud, in quanto favoriti dal vento, e raggiungere la costa est del Peloponneso. Sulla nostra nuova rotta abbiamo un’ isolotto, Velopoula, che raggiungiamo quando già comincia ad essere buio, dove cerchiamo di ancorarci ma con poche possibilità in quanto fondali molto alti e rocciosi. Decidiamo quindi di proseguire fino alle vicinanze di Monemvasia, dove arriviamo in piena notte.
Velopoula Velopoula
Da Monemvasia raggiungiamo Elafonissos il 13 giugno passando nuovamente per il temuto Cap Maleas che si rivela per la seconda volta quest’anno molto gentile con Pompon ed i Pomponiens.
Ad Elafonissos, Agia Elena, acqua fantastica, scendiamo a terra per fare 2 passi e cenare alla taverna dove prendiamo un Bujurdi, ottimo, e giros, ….in realtà siamo gli unici clienti e stavano per chiudere ma ci accolgono molto volentieri!
La mattina del 14/06 relax completo, bagno nelle acque limpidissime poi doccia con lavaggio di capelli (finalmente!!!) e nel pomeriggio partiamo per Gytheio per fare la spesa, che cominciamo ad essere un po’ a corto di scorte alimentari, soprattutto fresche. Navigazione tranquilla, ci ancoriamo fuori dal porto, tra l’isoletta a sud del porto ed il porto stesso. A terra per un giretto e per cercare una trattoria che Jm conosceva, ma solo dopo essere stati a cena si accorge che non era quella ma quella a fianco….poco male, perché comunque abbiamo mangiato bene ed erano simpatici i ristoratori. La spesa la rimandiamo al mattino successivo, compleanno di Agne!!! Io infatti alle 14,45 ho un appuntamento telefonico via Whatsapp organizzato da Chris per « cantare » gli auguri ad Agne con anche Nico e Tobi.
Il 16 partiamo con calma, poco vento, ci fermiamo per pranzo alla baia di Skutari e poi proseguiamo fino al porto di Kotronas, mentre si è alzato un vento teso che aumenta proprio quando stiamo andando a terra con Savonette a remi, tanto che facciamo un a bella fatica a coprire i 250m che ci separano dal molo. Tornati a bordo prepariamo il barbecue con la carne comprata a Ghitheio. Il 17 (venerdi!!!) giugno lasciamo Kotronas alle 10 con ocalma piatta, ma dopo poco il vento aumenta sempre più, ma senza raggiungere la forza che aveva all’andata allo stesso Cap Tenaro. In serata ci ancoriamo di fronte a Limeni, un grazioso piccolo villaggio, principalmente turistico, tutte case in pietra rifatte recentemente. Scendiamo a terra lasciando ormeggiata Savonette ad un piccolo approdo di uno dei ristoranti. Due passi per il paesino e poi scegliamo la nostra taverna, non direttamente sull’acqua ma in secondo piano, con comunque una bellissima vista sul golfo. Mangiamo il mussaka più buono finora assaggiato. Tornando su Pompon, mentre salivamo su Savonette, abbiamo visto una tartaruga aggirarsi nelle acque del porticciolo!
Poco vento anche il giorno successivo, 18 giugno, iniziamo a motore poi abbiamo un leggero vento di bolina. Cambiamo meta ed anziché dirigerci a Ormos Marati decidiamo di andare direttamente a Schiza, nella baia dove c’è una barca affondata tanti anni fa, ma prima una breve sosta a sud di Koroni. Con Schiza si puo’ dichiarare di essere ritornati nel mar Ionio!