Attraversiamo tranquillamente lo stretto di Gibilterra anche se con vento abbastanza contrario…..
Arriviamo a Duquesa per fare gasolio e poi proseguiamo fino ad Estepona, ma ci fermiamo in rada nella baia appena prima di entrare nella Marina.
Il mattino successivo entriamo in porto e decidiamo di restare 2 notti.
Qui un articolo su
Da Estepona seguiremo la costa della Spagna fino più o meno all’altezza delle Baleari.
Devo dire che le coste Spagnole non ci hanno « entusiasmato »…fino più o meno ad Almeria, sono piuttosto « noiose » con dei grandi immobili, grattacieli che rovinano un po’ l’ambiente naturale.
Dopo Roquetas de Mar, Almeria, inizia un altro tipo di costruzioni, vale a dire serre, enormi serre che invadono completamente le coste fino al mare….distese e distese di serre….infinite….un paesaggio veramente abbastanza impressionante….
Per fortuna raggiungiamo a fine giornata la riserva naturale di Cabo de Gata, dopo Almeria, che ci fa risalire il morale….una bellissima costa con scogliere a strapiombo molto particolari
….e siccome il giorno successivo è Ferragosto, ovvero il mio compleanno (…e quest’anno cifra tonda!), decidiamo di buttare l’ancora davanti ad un a spiaggia carina, leggermente affollata (o meglio non completamente deserta!) ma ben riparata.
ripartiamo subito dopo pranzo perchè si è messo a soffiare a nostro favore un bel venticello che mancava ormai da tre giorni….partiamo quindi per risalire ancora le coste spagnole verso nord est…dopo un paio d’ore siamo costretti a continuare a motoreper mancanza di vento… ci ancoriamo a Garrucha, alla foce di un fiume, dove troviamo un fondale basso e sabbioso e passiamo la notte. Il mattino successivo partenza con poco vento che va pero’ aumentando. Buona andatura al traverso, circa 6,6 – 6,8 nodi rotta 72°. Meta odierna Cartagena nella region de Murcia. Nel pomeriggio il vento cambia direzione, ora soffia est-sud est, mettiamo 1 mano di terzaroli e riduciamo il solent. Ci ancoriamo oltre Cartagena e ci ancoriamo di fronte ad una spiaggiola di sabbia nera colorata dagli ombrelloni dei bagnanti.
Il 17 partenza da subito con un buon vento, bolina larga, vento da est-sud est, la nostra rotta 30°. Nel pomeriggio vento da traverso e solo nell’ultima ora cala e ci costringe a mettere il motore per raggiungere l’ultima tappa delle coste spagnole, Benidorm, dove in realtà non dormiamo un granché bene, a dispetto del nome… Siamo ancorati davanti ad un hotel ed a fianco c’è un impianto di sci d’acqua automatico.
La mattina dopo di buon ora issiamo la randa direzione Moraira, dove faremo gasolio in previsione della traversata della Baleari. Moraira si trova sulla costa Spagnola prima di Cabo de la Nao, il punto più vicino alle isole.
Iniziamo la traversata con un po’ di indecisione sulla rotta, in un primo tempo pensiamo di raggiungere Formentera, poi guardando la meteo dei prossimi giorni Jm propone Ibiza (più a nord) e poi Palma….poi si ridecide per Formentera, comunque il vento sarà contrario quindi per Formentera avremo meno miglia da fare….
Arriviamo a Formentera la notte dopo una buonissima traversata iniziata la mattina con un buon vento di bolina larga, andatura di circa 6-7 nodi che si è un po’ affievolito nel pomeriggio ma che ci ha permesso di tenere una media di 5 nodi. Buttiamo l’ancora di fronte alla baia prevista e subito nanna…
Il 19 lasciamo la nostra rada per dirigerci verso nord, verso l’istmo di sabbia che quasi unisce Formentera ad Ibiza e li chiedo a Jm di tagliarmi la treccia….detto fatto!…ed in navigazione succede anche questo!….
Dopo un bel bagno nelle chiarissime acque dell’istmo (acqua un po’ mossa e vento abbastanza forte perché siamo sul lato orientale, il più esposto) ci dirigiamo verso Ibiza, costeggiando il lato est e ci fermiamo verso le 19,30 per la notte in una piccola rada….
La mattina successiva partenza verso le 7,30, inizialmente poco vento e contrario, rotta 80° ma nel pomeriggio rinforza e cambia direzione, il che ci permette, cambiando di qualche grado la nostra rotta, di procedere con randa e solent e tenere un’andatura tra i 5 ed i 6 nodi. Intanto preparo l’impasto per la pizza ed il pane….Arriviamo in serata davanti al porto di Colonia San Jordi, dove gettiamo l’ancora, cena e nanna.
dopo colazione mettiamo Savonette in acqua e andiamo a remi nel porto dove c’è un simpatico molo dove ormeggiare i tender. Tra i vari market scegliamo Miguel Market (spar), troviamo il panettiere proprio di fronte e l’ortolano sulla strada del ritorno.
Tornati a bordo cerchiamo di fare gasolio con Pompon visto che c’è un benzinaio marino nel porto, ma l’addetto ci dice che non c’è fondo sufficiente; quindi decidiamo di incamminarci senza pieno (abbiamo ancora gasolio sufficiente, non avendo usato molto il motore), ci fermiamo per un bagnetto poco distante e poi verso le 12,00 partiamo per Minorca. Teniamo una rotta tra 50° e 70°, abbiamo vento tutta la giornata, inizialmente debole ma in seguito si rinforza tanto che decidiamo di dare 1 mano di terzaroli e verso sera, visto che il vento non accenna a diminuire, sostituiamo il genoa col solent. Arriviamo a Mahon verso l’1 e 45 e gettiamo l’ancora.
Il giorno successivo relax, ci ancoriamo appena fuori dall’insenatura di Mahon, il fondo non è « perfetto » in quanto sabbia e rocce…ma la baietta è bellina e tranquilla. Bagni di mare e di sole….in acqua ahimè ci sono alcune meduse….
Per cena dell’ottima carne alla brace e peperonata.. programmiamo di partire presto l’indomani perchè previsto vento in rinforzo e la baia non è molto protetta col vento da N. Durante la notte mi sveglio e vedo che il vento si è già levato ed il mare si sta ingrossando. Sveglio quindi anche Jm ed alle 3,00 del 23 agosto leviamo l’ancora. Vento forte e mare grossetto che mi impediscono di riprendere sonno (il primo turno di guardia è di JM). Abbiamo solo il solent ridotto, il vento continua per tutta la giornata e prosegue anche la notte. Verso le 12 del giorno seguente, già in vista di Carloforte, accendiamo il motore.
Alle 14,00 ci troviamo a costeggiare l’Isola di San Pietro fino a trovare una baietta dove fermarci per la notte. La mattina successiva ci ormeggiamo al porto di Marina tour, a Carloforte. Qua ci aspetta una trafila sanitaria per poter restare, visto che arriviamo dall’estero e non abbiamo fatto i vaccini ne’ abbiamo fatto tamponi recentemente (essendo partiti da più di un mese….) Viene quindi una dottoressa, che ci fa il test (negativo) e ci prescrive in via precauzionale da tenere nella farmacia di bordo Azitromicina e bentelan, da prendere solo in caso di vera necessità.
Restiamo alla marina di Carloforte due notti, facendo un po’ di riposo e giri turistici nel paese, sempre molto grazioso.