Di Carloforte, (qui il link alla pagina, dovete scorrere in fondo per arrivare a Carloforte!) http://pomponiens.fr/?page_id=2655
e
dell’isola di San Pietro (cliccando qui avete il link all’articolo) avevo già ampiamente parlato nel nostro viaggio di andata, dalla Grecia alla Bretagna…metto quindi soltanto alcune immagini…
Ed eccoci arrivati a dover lasciare Carloforte e l’Isola di San Pietro….lasciamo Marinatour verso le 10 dopo aver riempito i serbatoi d’acqua e comprato del pane. Un buon vento in poppa ci porta fino a Capo Malfatano dove decidiamo di passare la notte prima della traversata verso la Sicilia.
Ci ancoriamo in questa baia bellissima, alcune barche già alla fonda; verso l’ora di cena veniamo raggiunti da Pedro, che ci propone catering on board: dalle brioches e pane fresco al mattino al giornale, latte fresco varie ed eventuali, ai pranzi o cene da portarci a bordo. Ringraziamo ma ahimè la nostra partenza domattina è prevista molto presto, quindi non possiamo godere di questa opportunità…..
tramonto a Capo Malfatano l’alba a Capo Malfatano
La mattina del 28 partiamo a motore per visitare la costa fino a capo Spartivento,
poi a vela, rotta 110° e partiamo per la traversata con vento leggero che man mano aumenta. Andatura al gran lasco tra i 6 ed i 7 nodi. Nel pomeriggio il vento rinforza e di conseguenza mare si ingrossa e resta abbastanza costante anche la notte, il che ci permette di tenere una buona andatura ed in 24 ore percorriamo 130 miglia.
La mattina del 29 arriviamo a Marettimo, che passiamo costeggiando ma senza fermarci perché la nostra meta odierna è Favignana, che raggiungiamo verso le 14,00
Ci mettiamo in rada, insieme a parecchie altre imbarcazioni già presenti (….non siamo molto abituati alla ressa!), posto comunque molto molto bello, e ci riposiamo fino al giorno successivo, quando riprendiamo la navigazione non più verso Porticello Santa Flavia ma, viste le condizioni meteo, lungo la costa meridionale della Sicilia.
La navigazione prosegue tranquilla lungo le coste meridionali della Sicilia, il primo giorno 30 agosto, vediamo Selinunte coi suoi bellissimi reperti archeologici vicinissimi alla spiaggia e ci ancoriamo a Punta Bianca dopo una giornata con poco vento, tranquilla.
La costa è pianeggiante e fondali sabbiosi e bassi, ideali per arrestarsi senza grossi problemi in caso di assenza di vento e mare. La mattina del 31 partiamo con un mare d’olio, calma piatta ma dopo poco si alza un bel venticello che ahimé non dura a lungo….
Oggi passiamo da Scala dei Turchi, meravigliosa, con un’acqua turchese è veramente bellissimo! E pochissime miglia dopo riusciamo a vedere, un po’ in lontananza, la Valle dei Templi! In questi pochi giorni di navigazione abbiamo potuto vedere tantissime cose direttamente restando a bordo di Pompon!
La Valle dei Templi
Verso fine pomeriggio ci ancoriamo poco dopo Falconara, poco prima del Sikania resort…
Dopo Gela inizia un tratto di costa lungo parecchi chilometri con molte serre, come avevamo visto in Spagna….da lontano sembra abbia nevicato, tanto i campi sono bianchi!
In serata arriviamo a Pozzallo, dove facciamo gasolio; la stazione di servizio si trova nel porto grande, entrando sulla destra, dove c’è una marina. usciti dal porto ci dirigiamo verso la spiaggia di Pozzallo e ci ancoriamo per la notte di fronte alla torre.
La mattina sucessiva vado a terra soltanto io, Jm mi accompagna con Savonette a riva e poi vado a fare la spesa. il paese è grazioso, trovo una bella pasticceria, un buon macellaio ed un piccolo supermercato.
Verso l’ora di pranzo leviamo l’ancora e proseguiamo fino a giungere vicino a capo Passero, dove ci fermiamo in una baia tranquilla e riparata dove la mattina successiva, il 3 settembre, ci svegliamo e vediamo 2 cavalli coi loro cavalieri che si fanno un bel bagno nelle acque calme.
Lasciamo Punta Maucini, punta delle Formiche verso le 9,30 con la colazione già fatta, poco vento contrario, col motore che segna 1241 h/motore.
arrivati all’Isola delle Correnti cominciamo a dirigerci sempre più verso Nord, contornando la costa. Oggi dovremmo tenere rotta 0° tutta la giornata, più o meno, perché per le condizioni del vento (scarso e contrario andando più verso Est) e del mare (moto ondoso contrario, più attenuato vicino alla costa della Sicilia) è meglio portarci più a Nord per poi dirigerci verso Est da stasera o domattina.
Il 4/09 durante le guardie notturne il vento resta abbastanza costante ma non forte, andatura al gran lasco. Al mio ultimo turno di guardia, dalle 7 alle 10, il vento cala un po’ tanto che ritiro il genoa, che « sbatte » e lascio la randa…il mare è un po’ ingrossato ed il pilota automatico ha qualche difficoltà a condurre….tanto che ad un certo punto stavo per arrivare alla fine del capitolo del libro che ero molto intenta a leggere, e quindi un po’ distratta anche se spesso mi fermavo per controllare, e Pompon ha strambato involontariamente e le scotte della randa mi hanno fatto sbattere la testa contro i monitor dei comandi e incastrata tra la paratia e le scotte. Mi spavento e mi rendo conto di aver sbattuto forte. Corro giù a svegliare JeanMarie (che tra l’altro era già ora che lo svegliassi). Mi metto una lattina fredda sulla botta e mi accorgo che sto un po’ sanguinando….Jm controlla e mi conferma che ho un taglio di 4 cm. che mi ha disinfettato e curato.
Resto tutto il giorno un po’ rintronata, in più molto triste per Vanna e la preoccupazione per la decisione che stiamo prendendo tra Ancona, Colorado e noi qui, sulla situazione di Ricotta che si è molto aggravata. Tobi dovrà parlare col veterinario perché ormai non c’è speranza che si rimetta, la cura data dalla veterinaria di Senigallia amica di Agne, dopo i primi giorni di leggero miglioramento non ha dato i risultati sperati. Ormai non riesce neppure più a bere da sola….quindi questa traversata è per me un po’ angosciante.
La notte successiva svengo esonerata dai turni notturni di guardia (grazie JM!!) il 5/9 arriviamo nel pomeriggio a Zante con forte vento contrario che ci costringe ad usare il motore con parecchia potenza. Attraversiamo da Zante a Cefalonia di sera tardi, con forti raffiche contrarie tanto che avanziamo a soli 2 nodi nonostante il motori sia a 2500 giri. Raggiungiamo una baia protetta a sud di Cefalonia dove passiamo la notte. Il giorno successivo riprendiamo la navigazione verso mezzogiorno con vento al traverso ed arriviamo a Vathi, Itaca verso la fine del pomeriggio.