12 Luglio, è quasi tutto pronto per la partenza ed abbiamo anche il nuovo verricello salpa ancora fissato a prua con l’aiuto di Quintin; rientriamo nel Golfo di Morbihan e facciamo altri controlli la sera, all’ancora, di fronte alla « nostra isola », il Grand Veizich. La mattina successiva sveglia alle 7,00, lasciamo le acque calme del Golfo per andare a Le Crouesty a fare la spesa (c’è un comodo molo per i clienti del supermercato, l’abbiamo scoperto solo ora, meglio tardi che mai!!!), e per fare rifornimento di acqua, gasolio e benzina (nella tanica per il motore fuoribordo dell’annex). Lasciamo la costa della Bretagna per avvicinarci alla traversata che inizieremo domani. Abbiamo deciso di passare la notte in rada all’isola di Houat. C’è un bel vento teso che ci permette di arrivare velocemente all’isola ed avere tutto il pomeriggio per gli ultimissimi preparativi: mettiamo la ligne de vie,

scarichiamo le grib meteo, prepariamo Pompon e noi stessi alla traversata…. Nel 2019 per attraversare il golfo di Biscaglia ci abbiamo messo 5 giorni, partendo dalla baia de Arousa fino a Belle Île. Rotta inizialmente molto verso Nord, mi sembra 10° per poi, una volta raggiunto il 46° parallelo, dirigerci verso Est. Questa volta pensiamo di fare rotta molto diretta su La Coruna, circa 210°.

Partiamo verso le 6,30 del mattino del 14 luglio come previsto, con un buon vento, un po’ di mare e brutto tempo.

Abbiamo tutto il giorno una buona velocità tra i 6 e gli 8 nodi ed anche la notte, mentre verso le 6,00 del mattino del 15 luglio cala completamente fino alle 13,00, quindi facciamo qualche ora di motore. Nel primissimo pomeriggio abbiamo la visita di una balena, che si avvicina molto a Pompon ma non si fa vedere molto, tant’è che riesco a riprendere sono qualche spruzzetto mentre si allontana….

Quando ricomincia a soffiare è molto leggero, da N-NE quindi mettiamo lo spi, che fatica un po’ a gonfiarsi perché oltre ad esserci poco vento c’è parecchio moto ondoso …poi durante il pomeriggio rinforza e riusciamo a tenerlo fino alle 21;

a quel punto il vento ha ripreso a soffiare intensamente e continua tutta la notte ed il giorno successivo. Velocità tra i 7 e gli 8 nodi ed il pilota automatico ha un po’ di difficoltà a tenere la rotta. Il mare è bello ingrossato, onde di circa 2 metri.

Comunque la mattina del 16 luglio cominciamo ad avvistare la costa della Galizia! Navighiamo ancora tutta la giornata, sempre con vento forte e mare grosso, teniamo solo il solent, niente randa e nonostante ciò abbiamo una velocità intorno ai 7 nodi.

Dobbiamo stare alla barra tutto il giorno perché c’è troppo vento per il pilota automatico, ci saranno circa 30 nodi di vento e mare sempre più grosso, 2-3 metri di onda e alla fine della giornata siamo proprio un po’ stanchi e non siamo certi di trovare una baia protetta dal vento teso che c’è ora. Ares invece, ad est di La Coruna, si rivela essere una buona soluzione con un buon fondo sabbioso e protetta dal vento che soffia da est. Buttiamo l’ancora alle 23,00, quindi la traversata è durata poco più di due giorni, 53 h in tutto!

Il giorno successivo è una bella giornata calda, 31°, piena di sole, molti bagnanti un po’ rumorosi, con moto d’acqua e motoscafi. Abbiamo lavoretti da fare su pompon, ed anche lavoroni, cioè sistemare il pilota automatico, che prende tutto il pomeriggio….il giorno dopo decidiamo di restare ancora per la giornata perché abbiamo lavori , che però si rivela quasi bretone….nebbia e freddo sopraggiungono in tarda mattinata.

Procedo col racconto » abbreviato » di Pompon nell’Atlantico…i punti salienti sono…tempo grigio e freddo direi quasi sempre, non solo in Galizia ma anche in Portogallo ed i primi giorni in Galizia anche forte nebbia…

Dopo una sosta di qualche giorno a Muros per poter visitare Santiago de Compostela,

discendiamo le coste del Portogallo facendo navigazione diurna e la notte fermi in rada, le coste sono generalmente basse e sabbiose, il mare non troppo agitato. Passiamo da Nazarè, famosa per le sue enormi e spettacolari onde dovute ad un profondissimo canyon sottomarino che sbuca proprio di fronte al paese e con certe condizioni di vento e di mare si formano appunto delle gigantesche onde. Io scopro questo mentre l’unica notte in cui abbiamo dovuto navigare era il mio turno di guardia e mi apprestavo a raggiungere la zona….con un po’ di timore anche se il mare non mi sembrava particolarmente agitato. Per tranquillità ho comunque svegliato il capitano al termine esatto del mio turno, quando mancavano circa 3 miglia a Nazarè….è filato tutto liscio! e siamo arrivati a Peniche la mattina presto. Siamo rimasti qualche giorno a Peniche, zona molto bella che illustrero’ in questo articolo

Riprendiamo la navigazione verso Cascais, dove rimaniamo la notte in rada ed il giorno successivo, primo agosto, navighiamo verso Lisbona, che visiteremo dalla barca per evitare troppi contatti in grandi città, a causa del covid.

Qualche foto di Lisbona

Si prosegue sempre in direzione sud, lungo le coste atlantiche del Portogallo, un buon vento da traverso che ci fa tenere una media di 7 nodi con randa e genoa. Tappa a Sines, dove c’è l’unico posto riparato di tutta la costa meridionale, tra Setubal e Cabo de Sao Vicente (circa 120 miglia).

Arriviamo a Cabo de San Vicente, estrema punta sud ovest del Portogallo, con pochissimo vento, aiutandoci un po’ col motore ma appena superato il capo ci prende una sventata fortissima che ci impedisce di proseguire e per un paio di giorni rimaniamo all’ancora davanti ad una bellissima spiaggia.

…tra l’altro il giorno successivo ci svegliamo con una nebbia fittissima che per fortuna si dirada durante il giorno, ma il vento continua a soffiare molto forte, quindi decidiamo di partire l’indomani per dirigerci verso Albufeira.

Lasciata Albufeira sosta nella laguna di Faro, bellissima se non altro al tramonto…e l’indomani ci apprestiamo ad attraversare il golfo di Cadiz, circa 80 di traversata. Il giorno dopo visita di Cadiz dalla barca e poi via, continuiamo la nostra rotta verso Gibilterra, facendo attenzione a navigare vicino alla costa nel tratto di mare di fronte a Barbate, seguendo i dettami della guardia costiera per il problema di attacchi di orche alle imbarcazioni a vela. Non avvistiamo nessuna orca, per fortuna!

Ormai siamo giunti al prossimo capitolo, il rientro nel Mediterraneo….

pomponiens.fr/?page_id=4410(si apre in una nuova scheda)